Patologie trattate
- Lo scompenso cardiaco
- Ipertensione arteriosa
- Dislipidemia
- Aritmie
- Impianto Pacemaker e Defibrillatore:
- Valutazione rischio Aritmie Maligne e Morte Improvvisa:
- Infarto Miocardico
Lo scompenso cardiaco
Lo Scompenso Cardiaco si manifesta quando il cuore fatica nel suo lavoro di pompa e non riesce a soddisfare le richieste di sangue e ossigeno richiesti dai tessuti, comportando nel contempo una congestione di sangue nel sistema di vasi a monte della pompa cardiaca.
Rappresenta un’importante causa di morte e di alterazione della qualità della vita.
Oggi giorno la terapia dello scompenso sta vivendo una vera e propria rivoluzione, tramite l’introduzione di nuovi farmaci che hanno migliorato di gran lunga la prognosi di una malattia che, se non curata in tempo, può progredire rapidamente e purtroppo in modo irreversibile. Non a caso, in ambito scientifico è frequente il paragone di questa patologia con le patologie tumorali maligne.
I sintomi e i segni più frequenti con cui si manifesta sono: affanno sotto sforzo o a riposo, facile faticabilità, gonfiore agli arti inferiori.
Le cause possono essere di vario genere (valvulopatie, esito di infarto miocardico, aritmie, ipertensione, embolia polmonare, cardiomiopatie etc). In generale, queste condizioni riducono la capacità di accogliere il sangue al cuore, la sua capacità di contrazione o entrambe le funzioni.
Il trattamento dello scompenso cardiaco è mirato a correggere o migliorare la condizione scatenante e nell’aiutare il corpo a smaltire l’eccesso di “umidità” che si accumula nel corpo e che limita gli scambi di gas (Ossigeno e anidride carbonica). Le terapia attuali devono essere mirate, personalizzate e possono avvalersi di un trattamento farmacologico, educazionale; in alcuni casi è necessario l’impiego di procedure mininvasive (angioplastica, impianto pacemaker, ICD, TAVI, etc) o chirurgiche.
L'ipertensione arteriosa
L’ipertensione arteriosa, comunemente nota come pressione alta, è una condizione in cui la forza del sangue contro le pareti delle arterie è troppo elevata. Questo può portare a complicazioni serie nel tempo, come malattie cardiache, ictus e insufficienza renale. È spesso chiamata “killer silenzioso” perché può non presentare sintomi evidenti, ma avere effetti devastanti sul corpo.
Ci sono diversi fattori che possono contribuire all’ipertensione, tra cui:
- Genetica: una storia familiare di ipertensione può aumentare il rischio.
- Dieta: un’elevata assunzione di sale, grassi saturi e alcool può contribuire.
- Stile di vita: mancanza di attività fisica, fumo e stress possono influire negativamente.
- Età: il rischio aumenta con l’età.
- Condizioni mediche: come il diabete o alcune malattie renali.
Il trattamento dell’ipertensione spesso include cambiamenti nello stile di vita, come una dieta equilibrata, esercizio fisico regolare e la gestione dello stress. In alcuni casi, possono essere necessari farmaci per controllare la pressione sanguigna. Una diagnosi precoce e un monitoraggio regolare sono fondamentali per prevenire complicazioni a lungo termine. 💪🩺
La dislipidemia
La dislipidemia è una condizione caratterizzata da livelli anomali di lipidi nel sangue, come colesterolo e trigliceridi. Questi squilibri possono aumentare la progressione dell’aterosclerosi e con le sue dirette conseguenze, in primo luogo l’infarto e l’ictus. I principali tipi di dislipidemia includono:
- Ipercolesterolemia: livelli elevati di colesterolo LDL (“cattivo”).
- Ipertrigliceridemia: livelli elevati di trigliceridi.
- Ipolipidemia: livelli bassi di colesterolo HDL (“buono”).
Le cause della dislipidemia possono essere genetiche, come nel caso dell’ipercolesterolemia familiare, o legate a fattori di stile di vita, come una dieta ricca di grassi saturi e trans, mancanza di esercizio fisico, eccesso di peso e fumo. Anche alcune condizioni mediche, come il diabete e l’ipotiroidismo, possono contribuire alla dislipidemia.
Il trattamento prevede innanzitutto cambiamenti nello stile di vita, come adottare una dieta sana a basso contenuto di grassi saturi, aumentare l’attività fisica e perdere peso. In alcuni casi, possono essere prescritti farmaci, come le statine, per aiutare a gestire i livelli di colesterolo. 😊🩺 In alternativa o in aggiunta alle statine esistono diversi nuovi farmaci che garantiscono il raggiungimento dei valori target. Questi ultimi sono personalizzati per stato di rischio del paziente. Bastra ridurre di un mmol/ml di colesterolo LDL per ottenere una riduzione del 25% del rischio di eventi cardiovascolari maggiori.
Risulta dunque molto importante monitorare regolarmente i lipidi nel sangue e ricevere raccomandazioni personalizzate per ridurre il rischio di complicazioni cardiovascolari. 🏃♂️🥗
Le aritmie
L’attività di pompa del nostro cuore, è preceduto da impulsi elettrici a partenza da una centralina che si chiama Nodo del Seno. Si caratterizza per una regolarità periodica (ritmicità) che porta ad una frequenza cardiaca che varia dai 50 ai 90 battiti al minuto in condizioni di riposo. Quando la sede di origine del battito è diversa dal nodo del seno e/o le frequenze sono al di fuori di questo range, si possono configurare attività elettriche differenti (aritmie), alcune potenzialmente minacciose per la vita, in altri casi si tratta di fisiologici adattamenti del nostro corpo a impulsi diversi (ad esempio lo sport aerobico, stato d’ansia, febbre, etc).
Come si possono manifestare le aritmie? Quando si avverte una irregolarità del battito, in caso di svenimento o capogiri, stanchezza con causa non meglio definita, affanno, più raramente anche con dolore al petto.
L’elettrocardiogramma è l’esame di riferimento per la diagnosi delle aritmie, ma anche per alcuni quadri di cardiopatia strutturale. Talora alcune aritmie si manifestano in modo non costante, intermittente, e potrebbe essere necessario un Elettrocardiogramma prolungato per svelarle (ECG Holter dinamico).
In base al tipo di aritmia, potrebbero essere necessari dei trattamenti, farmacologici o tramite una strategie invasiva, l’ablazione transcatetere.
L'ablazione transcatetere
L’ablazione transcatetere è una procedura medica utilizzata per trattare alcune aritmie cardiache, come la fibrillazione atriale o il flutter atriale. Durante questa procedura, uno o più cateteri vengono inseriti attraverso un vaso sanguigno e guidato fino al cuore. Una volta posizionato, il catetere può ricostituire la mappa elettroanatomica del cuore e, una volta definito il circuito dell’aritmia tramite lo studio elettrofisiologico, avviare l’ablazione tramite l’erogazione di energia (radiofrequenza, crioenergia, elettrotrazione) per creare piccole cicatrici nel tessuto cardiaco. Queste cicatrici interrompono i circuiti elettrici anomali che causano l’aritmia, ripristinando così un ritmo cardiaco normale. 🫀 È una procedura minimamente invasiva e spesso viene scelta quando i farmaci antiaritmici non sono efficaci o causano effetti collaterali indesiderati. I pazienti di solito possono tornare a casa il giorno successivo o dopo pochi giorni con un tempo di recupero relativamente breve. Naturalmente, è importante valutare attentamente i candidati per questa procedura per ottimizzare i risultati e minimizzare i rischi. 😊
L'obesità
L’obesità è una condizione caratterizzata da un eccesso di grasso corporeo che può influenzare negativamente la salute. È spesso misurata utilizzando l’indice di massa corporea (IMC), che si calcola dividendo il peso in chilogrammi per il quadrato dell’altezza in metri. Un IMC di 30 o superiore è generalmente considerato indicativo di obesità.
Le cause dell’obesità sono molteplici e possono includere:
Fattori genetici: la predisposizione genetica può influenzare il metabolismo e la distribuzione del grasso corporeo.
Dieta: un consumo eccessivo di calorie, soprattutto da cibi ricchi di grassi e zuccheri, può portare all’accumulo di grasso.
Stile di vita sedentario: la mancanza di attività fisica contribuisce all’aumento di peso.
Fattori psicologici: lo stress, la depressione e l’ansia possono portare a comportamenti alimentari disordinati.
Condizioni mediche: alcune malattie e farmaci possono contribuire all’aumento di peso.
L’obesità è associata a numerosi rischi per la salute, tra cui malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2, apnea notturna, osteoartrite e alcuni tipi di cancro. 🏥
Il trattamento dell’obesità spesso richiede un approccio multidisciplinare, che comprende modifiche alla dieta, aumento dell’attività fisica, supporto comportamentale e, in alcuni casi, interventi farmacologici o chirurgici (chirurgia barbarica).
Impianto Pacemaker e Defibrillatori
L’impianto di un pacemaker è una procedura medica utilizzata per trattare alcune condizioni cardiache che causano un ritmo cardiaco troppo lento (bradicardia) o irregolare. Il pacemaker è un dispositivo elettronico che aiuta a regolare il battito cardiaco inviando impulsi elettrici al cuore quando necessario. I defibrillatori impiantatili svolgono le funzioni del pacemaker ma
Hanno anche la capacità di trattare le aritmie veloci, potenzialmente mortali.
Tradizionalmente vengono impiantati sotto la pelle, nella parte superiore del torace, e collegati al cuore tramite uno o più elettrocateteri. Questi elettrocateteri vengono inseriti attraverso una vena e posizionati nelle camere del cuore per monitorare e stimolare il ritmo cardiaco.
È una procedura generalmente sicura e minimamente invasiva, con un tempo di recupero relativamente breve. I pazienti possono di solito tornare alle loro attività normali dopo alcune settimane, ma con alcune precauzioni, come evitare campi magnetici forti e prestare attenzione a determinati dispositivi elettronici.
In alcune specifiche circostanze, possono essere utilizzati pacemaker o ICD
Di nuova generazione che non prevedono l’impianto di elettrocateteri all’interno del cuore (Pacemaker Leadless o ICD extravascolari).
Valutazione rischio Aritmie Maligne e Morte Improvvisa
La valutazione del rischio aritmico e di morte cardiaca improvvisa è un aspetto cruciale nella gestione dei pazienti con patologie cardiache. Ci sono diversi fattori e strumenti che i medici considerano per valutare questo rischio:
- Storia Clinica e Familiare: Un’anamnesi dettagliata può rivelare episodi pregressi di aritmie o morti improvvise in famiglia, che possono indicare una predisposizione genetica.
- Elettrocardiogramma (ECG): L’ECG è fondamentale per identificare anomalie del ritmo cardiaco, come la sindrome del QT lungo o la sindrome di Brugada, che possono aumentare il rischio.
- Ecocardiogramma: Questo esame aiuta a valutare la funzione e la struttura del cuore, identificando condizioni come la cardiomiopatia dilatativa o ipertrofica, che sono associate a un rischio aumentato.
- Holter Cardiaco: Il monitoraggio continuo del ritmo cardiaco per 24-48 ore può rilevare aritmie non evidenti in un ECG standard.
- Test da Sforzo: Può rivelare aritmie indotte dall’esercizio fisico e valutare la risposta del cuore allo stress.
- Risonanza Magnetica Cardiaca: Fornisce immagini dettagliate del cuore, utili per identificare cicatrici o altre anomalie strutturali.
- Valutazione della Frazione di Eiezione: Una frazione di eiezione ridotta è un indicatore importante di rischio aritmico e di morte improvvisa.
- Test Genetici: In alcuni casi, i test genetici possono identificare mutazioni che predispongono a aritmie pericolose.
- Scala di Rischio: Esistono diverse scale e algoritmi di rischio che integrano questi dati per fornire una stima del rischio complessivo.
Le principali cardiopatie aritmogene sono: la Cardiomiopatia ipertrofica, la Sindrome di Brugada, la Cardiomiopatia aritmogena, Sindrome del Qt Lungo o Corto, esiti di infarto o miocardite, Disfungiunzione del anulus mitraglio, Walff Parkinson White, etc.
L'infarto miocardico
L’infarto miocardico, comunemente noto come attacco di cuore, si verifica quando il flusso di sangue a una parte del cuore viene bloccato per un periodo prolungato, causando danni o morte del tessuto cardiaco. Questo blocco è spesso dovuto alla formazione di un coagulo di sangue in una delle arterie coronarie, che sono responsabili di fornire sangue ossigenato al cuore.
Sintomi Comuni:
- Dolore toracico: Spesso descritto come una sensazione di pressione, oppressione o schiacciamento al centro o sul lato sinistro del torace.
- Irradiazione del dolore: Il dolore può estendersi a spalle, collo, braccia, schiena, denti o mascella.
- Dispnea: Difficoltà a respirare.
- Sudorazione fredda: Sudorazione intensa e fredda.
- Nausea o vomito.
- Vertigini o svenimenti.
Fattori di Rischio:
- Età: Il rischio aumenta con l’età.
- Fumo: Uno dei principali fattori di rischio modificabili.
- Ipertensione: Pressione sanguigna alta.
- Colesterolo alto: Livelli elevati di LDL e bassi di HDL.
- Diabete: Aumenta significativamente il rischio.
- Storia familiare: Una storia di malattie cardiache nella famiglia.
- Obesità: Sovrappeso e obesità contribuiscono al rischio.
- Sedentarietà: Mancanza di attività fisica regolare.
Diagnosi:
- ECG (Elettrocardiogramma): Può mostrare segni di danno al cuore.
- Esami del sangue: Misurano i livelli di enzimi cardiaci come la troponina.
- Ecocardiogramma: Valuta la funzione e la struttura del cuore.
- EcoDoppler dei Vasi epiaortici: può fornire informazioni sullo stato dei vasi periferici e delle coronarie.
- Coronarografia: Identifica le arterie bloccate.
Trattamento:
- Farmaci: Anticoagulanti, trombolitici, beta-bloccanti, ACE-inibitori, statine.
- Angioplastica: Procedura per aprire le arterie bloccate.
- Stent: Inserimento di un piccolo tubo per mantenere aperta l’arteria.
- Bypass coronarico: Intervento chirurgico per creare un nuovo percorso per il flusso di sangue.
Il cardiologico ha il compito di definire il rischio di eventi cardiovascolarei definendone una probabilità tramite l’analisi dei fattori di rischio e, con l’utilizzo di apposito calcolatori, definire una stima di rischio di infarto. In rapporto alla classe di rischio viene definito un programma finalizzato alla riduzione dei fattori nocivi per la salute del cuore. Ciò tramite strumenti che vanno dal cambiamento dello stile di vita all’uso di specifici farmaci.